come si usa la Tavola Ouija

La tavola ouija, anche chiamata tavoletta ouija, tavola di ouija o tavola spiritica, nasce all’incirca nel 19° secolo e viene resa particolarmente nota grazie all’inevitabile influenza cinematografica: quando si nomina la tavola ouija film e stereotipi regnano sovrani nell’ingenuità collettiva. Siamo infatti abituati ad immaginare questo strumento come qualcosa di estremamente pericoloso, ma sarà davvero così? In questo nuovo articolo cercheremo di spiegare cos’è e come si usa la tavola ouija per comunicare con gli spiriti. Ma prima facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire quale sia l’origine della tavoletta ouija e come si è arrivati a farne un vero e proprio fenomeno del terrore.

Origine della Tavola Ouija

Vi sono differenti teorie riguardanti l’origine del nome che la tavola spiritica ha assunto: alcuni sostengono che sia una combinazione della parola “oui” e “ja” – cioè “sì” nella lingua francese e tedesca – mentre altri ipotizzano che sia una antica traduzione egizia di “buona fortuna”. Altri ancora, invece, pensano che la parola ouija sia il nome che la stessa tavola abbia rivelato durante una delle prime sedute spiritiche. Eppure, nonostante la moderna tavola di ouija sia attribuibile appena a qualche secolo fa, si vocifera che abbia una storia ben più lontana riconducibile addirittura al famigerato Pitagora che avrebbe utilizzato una prima forma di tavola spiritica per contattare il mondo dell’invisibile. Al giorno d’oggi è piuttosto comune identificare la tavola ouija come un vero e proprio gioco, tanto che nei primi anni ’90 viene acquistata alla famosa ditta Hasbro e venduta come un semplice giocattolo per bambini.

Cos’è la Tavola Ouija

Il fascino ed il mistero che gravita attorno alla tavola ouija ha conquistato il posto d’onore tra gli oggetti dell’occulto maggiormente incompresi, amplificando disinformazione e terrore psicologico del tutto ingiustificati. Come precedentemente accennato, il mondo del cinema ha contribuito in maniera esponenziale nel creare un sottobosco di paura al solo pensiero di usare questo magico strumento, eppure non c’è da preoccuparsi: ogni oggetto magico è pericoloso se non lo si sa utilizzare correttamente. Cos’è la tavola ouija allora? La tavoletta spiritica è una superficie piana generalmente di legno sulla quale vengono iscritte le lettere dell’alfabeto che serviranno da vera e propria “tastiera” affinché gli spiriti possano esprimere parole e frasi per comunicare con questa dimensione. La tavola ouija in un certo senso potrebbe essere definita come un quadrante magico, esattamente come quelli di cui abbiamo discusso parlando della divinazione con il pendolo. Si tratta, difatti, di uno strumento molto utile quando si desidera contattare le entità, così come nello Spiritismo classico si utilizza come mezzo di comunicazione il cosiddetto tavolino a 3 gambe: la tavoletta spiritica è considerata a tutti gli effetti un suo parente stretto.

Tavola Ouija e Spiriti

Chi si può effettivamente contattare attraverso la tavola di ouija? Questa è senz’altro una delle domande più frequenti tra coloro che si stanno approcciando al misterioso mondo degli spiriti ed è proprio di spiriti che parleremo in questo capitolo del nostro viaggio. La tavoletta ouija è piuttosto celebre per le tantissime storie di paura alla quale vengono collegati fantasmi furiosi ed entità maligne, eppure il folklore cinematografico è ben lungi dall’avvicinarsi alla realtà dei fatti!

Attraverso questo strumento, è possibile mettersi in contatto con una moltitudine diversa e variegata di entità: dallo spirito dei defunti ai demoni fino ad arrivare alle divinità. La tavola ouija può essere un importante mezzo di comunicazione, così come il pendolo o qualunque altro strumento possa aiutarci a stabilire un contatto con l’altro mondo. Ma allora tutte le storie raccapriccianti che vengono raccontate riguardo alla ouija sono false? Senz’altro la maggior parte sì. Quando si oltrepassa la soglia del mondo invisibile non si sa mai cosa e chi troveremo lungo la nostra strada: potremmo trovarci a vivere esperienze meravigliose così come rischiare qualche incontro spiacevole. Questa possibilità non ci deve spaventare, ma spronarci al miglioramento affinché si possa arrivare pronti nel momento in cui dovremo gestire certe situazioni. La preparazione è fondamentale in ogni campo della vita ed in magia forse anche di più!

Tavola Ouija e Medium

Lo Spiritismo del passato ci ha lasciato in eredità un ideale molto rigido riguardo alla figura che può interfacciarsi tra il nostro piano e quello delle entità sottili, rendendo il ruolo del cosiddetto medium in un certo senso esclusivo di pochi eletti. Oggi la medianità viene vissuta in maniera molto diversa e non vi è più quella sorta di assoluta severità riguardo a chi potesse rivolgersi agli spiriti. In fin dei conti la funzione del medium non è qualcosa da associare a pochi prescelti – salvo casi eccezionali come quello di Fulvio Rendhell – bensì una condizione potenzialmente estendibile a qualunque individuo abbia abbastanza sensibilità magica. Nel caso specifico della tavola ouija, non è necessaria l’inflessibile presenza di un medium particolare, poiché ogni strega o stregone coltiva già in sé le doti medianiche opportune per utilizzare al meglio questo magico strumento.

Come usare la Tavola Ouija

Per comprendere come usare la tavola ouija occorre fare un passo indietro ed osservare con cura uno degli accessori essenziali che compongono lo strumento: la planchette. Essa ha una valenza forse finanche superiore alla tavola stessa poiché è l’oggetto che viene mosso lungo le lettere come un vero e proprio indicatore.

La planchette ci rimanda immediatamente – ancora una volta – alla pratica dello Spiritismo, quando questo triangolo con un buco nel mezzo veniva utilizzato agli albori della scrittura automatica o psicoscrittura. Inizialmente, infatti, l’originale “tavola ouija” era composta unicamente dalla planchette che, dotata di piccole sfere, favoriva uno scorrimento molto fluido sui fogli di carta bianca. Il foro di cui abbiamo poco fa accennato, oggi viene utilizzato come “occhiolino” per vedere quale lettera della tavola gli spiriti indicassero, ma quando la panchette era uno strumento unico, veniva utilizzato per inserirvi una penna o una matita. Il medium, una volta stabilito il contatto con lo spirito, lasciava che esso muovesse la planchette affinché la penna/matita scrivesse dei messaggi. Con lo scorrere del tempo questo metodo spiritico ha assunto un’identità diversa, perdendo man mano l’abitudine di usare la planchette per fare spazio alla cosiddetta “mano libera” favorita da un vero e proprio stato di trance. La planchette, invece, intesa come oggetto, ha vissuto un’evoluzione pratica che l’ha portata ad essere utilizzata – come già detto – come indicatore per la moderna tavola ouija che tutti conosciamo.

Ma arriviamo al concreto e vediamo insieme come usare la tavola ouija all’atto pratico. La tavola funziona mediante la canalizzazione dell’energia spiritica che, con il nostro supporto, muoverà la planchette lungo le lettere dell’alfabeto formando delle parole o delle intere frasi che rispondano alle nostre domande. Il movimento, checché se ne pensi, non è un gesto involontario dettato dal nostro inconscio e questo lo si può facilmente verificare ponendo delle domande di cui nessuno dei partecipanti alla seduta possa sapere la risposta. Una volta ottenuta una connessione salda con l’entità evocata, sarà meraviglioso notare con quanta precisione ed accuratezza si possa conoscere lo spirito e la sua storia. Probabilmente è anche per questo che la tavola ouija rappresenta un mix perfetto tra fascino e paura: si ha sempre timore di quel che non si conosce e la tavola è un chiarissimo esempio di come uno strumento così semplice possa in realtà rivelarsi tanto potente. A differenza di altri strumenti del genere, la tavola è uno dei pochissimi che ci permette di ottenere risposte direttamente dagli spiriti, senza troppe interpretazioni o eventuali dubbi: ciò che gli spiriti vogliono comunicare viene scritto chiaramente attraverso l’alfabeto.

Tavola Ouija regole

Per quanto semplice possa apparire l’utilizzo della ouija board, anch’essa necessita di vedere rispettare alcune regole basilari affinché l’esperienza possa svolgersi in serenità e con il minor numero di potenziali imprevisti possibile. Come ogni strumento magico e divinatorio, anche la ouija ha bisogno di una forma di magia cerimoniale che l’accompagni prima, durante e dopo ogni seduta spiritica, quindi vediamo per la tavola ouija regole ed accorgimenti fondamentali:

  • Sarebbe opportuno accendere candele ed incensi.
  • Pulire energeticamente l’ambiente attraverso rituali di purificazione.
  • Aprire il cerchio protettivo o ricorrere a qualsiasi tipo di pratica abituale di schermatura dalle influenze negative.
  • Ricercare uno stato meditativo di rilassamento totale affinché la propria mente possa preparasi meglio ad accogliere le presenze spiritiche che vorranno comunicare.
  • Aprire formalmente la seduta spiritica come si farebbe di consueto durante qualsiasi rituale magico.
  • Mantenere un atteggiamento concentrato, equilibrato e soprattutto rispettoso nei confronti delle entità che si presenteranno durante la seduta.
  • Così come per la classica catena spiritica, anche durante una seduta con la tavola ouija è imperativo non staccare mai la mano dalla planchette affinché non venga spezzato bruscamente il collegamento con l’entità.
  • Al termine della seduta, congedare sempre gli spiriti in maniera formale ed attendere che anch’essi abbandonino la seduta spingendo il cursore verso il cosiddetto “arrivederci”.
  • Una volta chiusa la seduta, terminare formalmente il rituale di bando come di consueto e purificare l’ambiente da eventuali residui energetici.

Quanto appena espresso rappresenta solo alcune delle regole basilari per un’esperienza serena e consapevole nonché garantire una situazione quanto più controllata possibile.

Tavola Ouija pericoli

Cos’è la tavola ouija se non un comunissimo strumento medianico alla pari di molti suoi simili? Ma soprattutto ci si domanda: perché dovrebbe rappresentare un pericolo al limite del fantascientifico se viene utilizzato esattamente come qualunque altro strumento di comunicazione con le entità? Come abbiamo già accennato, la tavola ouija viene spesso demonizzata a causa delle leggende metropolitane che le gravitano attorno, eppure i pericoli in cui ci si può imbattere possono essere molteplici, tanti quanti i metodi per un uso corretto. Conoscere i propri strumenti ed il loro funzionamento è il passo fondamentale per diminuire nettamente i rischi di brutte esperienze. Per brutte esperienze ci si riferisce perlopiù all’incontro con entità negative, influenze cosiddette maligne o spiriti malvagi che possono chiaramente risultare – nella migliore delle ipotesi – fastidiose. In situazioni più gravi è possibile imbattersi in entità infestanti che potrebbero influire negativamente sulla propria quotidianità anche al di fuori della seduta spiritica. Quel che dovremmo comprendere, quando si parla di tavola ouija e pericoli annessi, è che il vero pericolo non è rappresentato dalla tavola in sé quale strumento incontrollabile, bensì i rischi sono da ricercare nel medium in questione e nel modo in cui ha gestito la seduta. La tavola ouija è soltanto uno strumento, un mezzo che noi stessi dobbiamo controllare. Gli spiriti non escono dalla tavola da soli, hanno bisogno di “agevolazioni” da parte nostra e questo si verifica quando la strega/medium non ha prestato abbastanza attenzione alle regole di cui sopra. Questi pericoli, che erroneamente vengono attribuiti esclusivamente all’uso della tavola, riguardano in verità qualsiasi atto magico: dal più semplice rituale fino alla più banale lettura di tarocchi o una seduta con il pendolino.

Se è vero che la tavola ouija è una vera e propria porta sull’ignoto, dobbiamo accettare che altrettanto lo è qualsiasi altro strumento che ci mette in collegamento con le entità. L’unica differenza, probabilmente, è che la tavola ouija suscita e scatena da sempre la più fervida fantasia umana, dando spazio a storie credibili solo nella finzione dei film e non certo nella realtà.

Conclusioni sulla Tavola Ouija

Termina qui la nostra storia nell’affascinante mistero della tavola ouija, strumento tanto utile quanto mistificato da coloro che, forse, non hanno abbastanza conoscenza per poterne fare l’eccezionale uso che merita. Abbiamo visto insieme in che modo la tavoletta ouija si sia evoluta nel corso degli anni fino ad arrivare alla versione moderna che tutti conosciamo. Uno strumento che fa paura per la sua estrema precisione ma, molto probabilmente, perché dimostra che il contatto con gli spiriti può essere davvero molto diretto e le entità possono parlare con chiunque di noi anche grazie a quel che molti chiamano “solo un pezzo di legno”.