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Introduzione alla Cartomanzia: Tarocchi e Sibille ed Oracoli
La Cartomanzia, ossia la capacità di usufruire della Magia delle Carte, è un’arte antichissima e non riguarda solo la predizione del futuro strettamente legata alle più comuni domande quali “cosa prova per me” Tarocchi ed altre forme di cartomanzia hanno scopi ben più alti, seppur molto spesso sottovalutati. Tarocchi e Sibille ed Oracoli – ognuno a modo suo – raccontano il ciclo della vita Iniziatica, magica ed interiore chiedendo a coloro che riescono a scorgerne i segreti, di apprendere l’arcano celato nella loro simbologia. Non solo meri strumenti per rispondere a domande banali, essi sono portavoce di domande alle quali ognuno di noi deve riconoscere la risposta dentro di sé. Questo è il reale insegnamento di Tarocchi e Sibille ed Oracoli: aiutare a scoprire la nostra vera natura, a scolpire la nostra essenza più nascosta, a dipingere la tela del proprio io più profondo. La Cartomanzia è magia ma anche introspezione, poiché è dentro di noi che dobbiamo cercare la strega che siamo.
Cosa sono i Tarocchi
I Tarocchi sono a tutti gli effetti un “mazzo di carte da gioco” composto da 78 carte suddivise in 22 Arcani Maggiori – Il Bagatto (o Il Mago), La Papessa, L’Imperatrice, L’Imperatore, Il Papa, Gli Amanti, Il Carro, La Giustizia, L’Eremita, La Ruota, La Forza, L’Appeso, La Morte, La Temperanza, Il Diavolo, La Torre, La Stella (o Le Stelle), La Luna, Il Sole, Il Giudizio, Il Mondo, Il Matto – e 56 Arcani Minori suddivisi a loro volta in 4 semi (Coppe, Denari, Bastoni e Spade).
La storia dei Tarocchi e la loro origine è controversa, tanto che innumerevoli autori hanno cercato di ricostruire la loro nascita nei millenni, associando l’arte divinatoria dei Tarocchi agli antichi Egizi, ai cabalisti ebraici ed infine ai più vicini francesi del XV secolo. Un fatto indubbio è, però, che la diffusione dei Tarocchi sia particolarmente prosperata negli ambienti francesi ma anche italiani intorno al 1400 d.C.
La complessa simbologia dei Tarocchi, rispetto ad altri mazzi, ci racconta di significati profondi e non apparenti, non così scontati come un profano potrebbe immaginare a prima vista. Ai Tarocchi è stata associata la numerologia, la magia cabalistica, l’astrologia – mediante pianeti e segni zodiacali – e moltissimi sistemi magici provenienti da ogni epoca e scuola esoterica. Quando ci si chiede cosa sono i Tarocchi, dunque, non si deve pensare esclusivamente alla divinazione fine a se stessa, bensì ad un processo iniziatico che si ripete dalla prima carta all’ultima per poi ricominciare come l’uroboros che non ha mai fine. Un cerchio che si ripete come la Ruota dell’Anno.
Come leggere i Tarocchi
Tarocchi e Sibille – di cui parleremo più tardi – sono, come anticipato, uno strumento magico che, come ogni altro attrezzo del mestiere, necessita di essere compreso a fondo per essere utilizzato consapevolmente e con cognizione di causa. Se è vero che l’arte della divinazione viene spesso usata per scopi sempre meno spirituali, facendo spazio a questioni più mondane, è vero anche che i Tarocchi non hanno perso il loro immenso valore magico. Molte volte ci si chiede come leggere i Tarocchi nella maniera giusta, più tradizionale e meno frivola, ma nonostante ogni mazzo di carte – che siano Tarocchi e Sibille ed Oracoli – abbia il suo specifico metodo di lettura, l’interpretazione è invece spesso molto soggettiva. Nel caso specifico dei Tarocchi, nonostante le 78 carte siano le stesse in ogni mazzo, interpretarne i significati può apparire differente per ogni cartomante. Questo succede principalmente a causa dell’enorme simbologia dei Tarocchi, talmente ampia e stratificata da poter essere osservata sotto infiniti punti di vista – ognuno di essi, corretto.
Cosa sono le Sibille
L’uso divinatorio delle Sibille deriva da tempi lontanissimi, quando Greci e Latini si rivolgevano ad una classe sacerdotale molto particolare: le Sibille erano giovani vergini dotate di straordinarie capacità medianiche e divinatorie, capaci di chiarire il passato e rivelare il futuro attraverso i più disparati metodi.
Al giorno d’oggi è possibile consultare le Sibille nei termini della cartomanzia, utilizzate alla stregua dei già citati Tarocchi. Il numero totale di carte Sibille è 52 (Conversazione, Casa, Belvedere, Amore, Allegrezza Al Cuore, Denaro, Artista, Speranza, Fedeltà, Costanza, L’amante, L’amatrice, Gran Signore, Imeneo, Superbia, Viaggio, Amica, Fortuna, Consolante Sorpresa, Gran Consolazione, La Riunione, Allegria, Leggerezza, Domestico, Giovane Fanciulla, Dottore, Stanza, Lettera, Donna Di Servizio, Falsità, Malinconia, Pensiero, Il Bambino, Omaggio Di Preziosi, Ladro, Messaggero, Donna Maritata, Mercante, Dispiacere, Vecchia Signora,Vedovo, Ammalato, Morte, Sospiri, Disgrazia, Gelosia, Prigione, Militare, Il Nemico, Nemica, Sacerdote), suddivise a loro volta in 4 semi (Cuori, Fiori, Picche e Quadri), nonostante il numero complessivo possa variare in base al mazzo. L’epiteto meglio conosciuto e più diffuso quando si parla di Sibille è quello che le vede nominate come “carte chiacchierine” poiché la loro lettura è spesso utilizzata per ottenere risposte semplici, “pettegole” e relative alla quotidianità ed alla vita comune di tutti i giorni. Tarocchi e Sibille, infatti, non hanno le stesse funzioni, motivo per cui le odierne cartomanti e le streghe in genere, utilizzano mazzi di carte diversi in base all’approccio desiderato ed alla domanda che si pone.
Come leggere le Sibille
Osservando la simbologia di Tarocchi e Sibille si noterà immediatamente un’abissale differenza che, anche l’occhio meno esperto, può facilmente identificare. Se i Tarocchi ci indicano un approccio più profondo ed introspettivo, le Sibille potrebbero essere definite più “leggere” e di più semplice lettura. Ma come leggere le Sibille? Le 52 carte Sibille mostrano fin da subito ed in maniera piuttosto inequivocabile il proprio significato, a differenza dei Tarocchi che richiedono spesso uno studio più approfondito per poterne svelare l’ermetica dietro celata.
Ogni domanda necessita di un mazzo ideale alla risposta ed è compito di ogni praticante dell’arte divinatoria saper scegliere con cura le carte più appropriate. Non vi sono carte più “potenti” di altre, né si desidera far passare l’errato messaggio che i Tarocchi siano più funzionali delle Sibille o degli Oracoli – di cui presto parleremo: ogni mazzo di carte ha il suo immenso valore, bisogna solo conoscerle abbastanza bene da usare quello giusto al momento giusto.
Cosa sono gli Oracoli
Così come abbiamo potuto vedere per quanto concerne le Sibille, anche l’origine degli Oracoli si perde nello scorrere dei millenni. Nelle antiche civiltà del passato gli Oracoli erano simili alle Sibille e nella fattispecie si trattava di veri e propri veggenti capaci di predire il futuro e la volontà degli Dèi. Cosa sono gli Oracoli al giorno d’oggi? Chiaramente il tempo ha cambiato moltissime cose, al punto tale che in tempi odierni i cosiddetti Oracoli si sono trasformati in carte ad uso divinatorio. Le carte Oracoli possono essere molto diverse in base al tema trattato nei singoli mazzi, il che le rende originali ed al contempo diversificate: è possibile, infatti, trovare un mazzo di Oracoli per ogni esigenza. A differenza dei mazzi di carte già citati, gli Oracoli non hanno un numero di carte prestabilito, né un significato uguale per ognuno; ogni mazzo di carte Oracoli ha la sua storia, la sua definizione, i suoi significati e la sua personale interpretazione.
Come leggere gli Oracoli
Se Tarocchi e Sibille hanno un’interpretazione simbolica statica e grosso modo sempre uguale in tutti i mazzi, gli Oracoli sono una meravigliosa eccezione della cartomanzia. Come precedentemente accennato, l’interpretazione degli Oracoli varia in base al tema oggetto del mazzo. Sarà infatti possibile trovare, ad esempio, gli Oracoli delle Streghe, gli Oracoli della Dea, gli Oracoli degli angeli e moltissimi altri Oracoli legati a divinità ed entità specifiche.
Il ruolo degli Oracoli è proprio quello di mettere in particolare connessione il Praticante con gli spiriti e le divinità, ricevendo consigli, intuizioni e messaggi profetici. Gli Oracoli sono una linea diretta con le entità sottili ed ogni mazzo è guidato dalla divinità a cui è ispirato e dedicato. Spesso gli Oracoli sono sottovalutati, probabilmente perché meno conosciuti rispetto ai più celebri Tarocchi e Sibille, ma nonostante ciò, gli Oracoli sono estremamente utili ed altrettanto importanti.
Tarocchi e Sibille ed Oracoli: le 3 differenze
Ora che abbiamo raccontato brevemente la storia di Tarocchi e Sibille ed Oracoli, spiegandone il loro funzionamento, vediamo insieme quali sono le maggiori differenze che caratterizzano questi 3 magici mazzi di carte.
Iniziamo parlando di Tarocchi e Sibille, che si differenziano per i seguenti motivi:
- I Tarocchi parlano per immagini, per simboli, per segreti, sono enigmatici e profondi, connessi alle varie scuole misteriche. Svelano questioni profonde, interiori, che possano aiutare a crescere spiritualmente mediante insegnamenti che partono dall’introspezione.
- A differenza delle Sibille, i Tarocchi non sono carte pettegole, da usare per risolvere le incombenze quotidiane, bensì se ne usufruisce per iniziare un percorso di maturità intima e personale. I Tarocchi si interpellano per motivazioni importanti che possano spingere il consultate al miglioramento di sé.
- I Tarocchi sono molto meno intuitivi delle Sibille che, invece, sono di più semplice comprensione anche da un punto di vista figurativo.
Continuiamo con le differenze tra Tarocchi ed Oracoli:
- Gli Oracoli non sono carte fisse, ciò significa che ogni mazzo è diverso per numero, per significato e per tema in base al tipo di Oracolo – appunto – a cui si desidera appellarsi.
- Agli Oracoli ci si rivolge quando si desidera ottenere messaggi da divinità ed entità, come ad esempio una divinità specifica di un certo pantheon, agli angeli, alle fate, ecc. Questa è una grande differenza che separa Oracoli e Tarocchi poiché questi ultimi non hanno il ruolo di fungere da messaggeri degli Dèi.
- È possibile usare gli Oracoli in ogni momento, anche senza porre una domanda, poiché gli Oracoli rivelano messaggi utili a prescindere dalla comparsa di un problema da risolvere.
Infine vediamo le differenze tra Sibille ed Oracoli:
- Le Sibille sono carte chiacchierine, frivole ed adatte a risposte più leggere e meno impegnative.
- A differenza degli Oracoli, le Sibille non rispondono a nome di divinità o entità o qualunque sia il tema del mazzo, bensì rispondono a questioni mondane della quotidianità.
- Gli Oracoli non parlano attraverso enigmi o simbologie arcane, bensì offrono messaggi chiari spesso appuntati sulle singole carte stesse.
Cartomanzia: conclusioni
Così come si impara a leggere Tarocchi e Sibille ed Oracoli attraverso i libri dei nostri predecessori o con la guida esperta di chi ha la fortuna di essere accompagnato da un Maestro, non bisogna dimenticare che la Magia – e l’arte divinatoria in genere – non è qualcosa di statico, di rigido ed imprescindibile, bensì un diamante dalle infinite sfaccettature, come un cristallo che riflette tutti i colori del mondo. Tutte le forme di magia possono essere adattate alla propria natura e questo non significa modellare l’Arte a proprio piacimento, bensì fondersi e vibrare con essa in completa armonia.
Fare magia, così come leggere i Tarocchi e Sibille ed Oracoli, significa connettere la propria energia a quella dell’Universo, accogliendo dentro di sé il più alto e puro messaggio che il Cosmo desidera comunicare. Spesso tale messaggio è talmente personale ed intimo che non è possibile accoglierlo facendo esclusivo affidamento a metodi rigidi e prestabiliti, pertanto sarà inevitabile scovare ed elaborare un metodo ed una tecnica che ci faciliti la comprensione. Modificare una tecnica senza snaturarla, ecco il Segreto della Strega.