Cos’è la magia simpatica o magia imitativa

Introduzione alla magia simpatica o magia imitativa

Quando si esplora il campo della magia e dell’esoterismo pratico, si incappa spesse volte nella dicitura “magia simpatica” o “magia imitativa” ma cos’è e di cosa si occupa questo genere magico?

La magia simpatica – più conosciuta sotto il nome di magia imitativa – è una delle forme di magia maggiormente utilizzate nel campo dell’esoterismo ed è anche uno dei tipi di magia che potremmo definire più “primitivi” ed antichi. Ancora oggi la magia simpatica viene utilizzata da streghe, maghi ed operatori dell’occulto di ogni tradizione e culto spirituale, dalla stregoneria tradizionale alla Wicca fino ad arrivare al voodoo. La magia imitativa, il cui utilizzo affonda le sue radici nella cosiddetta magia popolare, è vasta e variegata e può essere utilizzata per scopi diversi e mediante metodi differenti.

Quel che caratterizza la magia simpatica o magia imitativa può, banalmente, essere spiegato con l’esempio – molto stereotipato – della cosiddetta bambola voodoo: la strega o il mago che sceglie di usufruire della magia simpatica opererà su un’effige che fungerà da simulacro imitativo.

Quante volte nel corso della nostra vita ci è capitato di baciare la fotografia di una persona cara nella speranza che quel gesto d’affetto potesse arrivare alla medesima persona? La magia simpatica si occupa proprio dell’utilizzo di un oggetto che identifichi – anche metaforicamente – il nostro intento affinché la nostra magia possa agire sì sul simulacro ma anche verso, ad esempio, la persona a cui l’effige è legata.

Come funziona la magia simpatica

Per approfondire quanto detto in apertura, vediamo nel dettaglio come funziona la magia simpatica. Essa necessita, di natura, di quell’oggetto che – nella sua forma o in senso puramente metaforico – sostituisca ed identifichi una persona sulla quale si desidera fare, per esempio, un rituale di protezione o di magia bianca in generale. L’esempio precedentemente fatto relativamente alla bambola voodoo, calza a pennello quando si desidera comprendere il senso profondo della magia imitativa: il simulacro che si sceglie, difatti, andrà a rappresentare la persona sulla quale si vuole compiere un incantesimo oppure un oggetto che – più genericamente – possa rappresentare l’intento che si vuole concretizzare. Lo stesso utilizzo dei colori delle candele magiche – in corrispondenza al tipo di incantesimo o rituale che si deve operare – può essere considerato parte integrante della magia simpatica. Il colore delle candele, infatti, richiama il desiderio che si vuole manifestare.

Un altro esempio di magia imitativa, molto interessante, è quello che riguarda i sigilli magici: anch’essi sono una rappresentazione materiale di un desiderio, un obbiettivo e – perché no? – di un’entità che vorremmo chiamare a noi. È proprio attraverso il sigillo che possiamo più facilmente entrare in contatto con le nostre divinità, così come utilizzare le effigi dei nostri Dèi per attrarre la loro presenza nel nostro personale Tempio magico.

Quando si utilizza la magia imitativa, il concetto base di questa tecnica antica come il mondo, è quello di trasferire la nostra volontà su un oggetto quanto più somigliante possibile a quel che è il nostro intento; lavorando su tale simulacro, sarà come lavorare direttamente sulla persona stessa – ma a distanza.

Riti di magia simpatica

I riti di magia simpatica possono coinvolgere qualsiasi sfera dell’esoterismo, aiutando le streghe nella quasi totalità delle proprie pratiche. I riti di magia imitativa, infatti, possono essere celebrati nella protezione di una persona cara o della propria casa, così come per rituali di evocazione degli Dèi, per incantesimi di prosperità e moltissimo altro.

Quando ci si appresta ad eseguire un incantesimo d’amore siamo abituati a vedere usare – il più delle volte – due candele rosse stilo (cioè le candele magiche lunghe e snelle) oppure, più specificatamente, le candele dalle fattezze umane, maschili e femminili. La motivazione dietro la scelta di quest’ultima è, ancora una volta, collegata alla magia simpatica o imitativa: battezzare una candela quanto più simile possibile e nel nome della persona sulla quale si vuole operare, è il primo passo per la celebrazione di un rito che coinvolga la tecnica della magia imitativa.

Attraverso questo tipo di magia è possibile operare rituali di diversa natura e – come possiamo notare – spesso viene usata inconsapevolmente nella quotidianità delle pratiche più comuni.

Ma per lavorare con la magia simpatica è possibile anche utilizzare un simulacro di stoffa cucito in forma umana e riempito con le erbe utili al rituale da svolgere – così come si farebbe nella classica creazione dei cosiddetti sacchetti di erbe. La magia imitativa non ha confini né limitazioni: date spazio alla vostra creatività affinché il vostro potere possa fluire attraverso il simulacro e concretizzarsi secondo la vostra più intima e forte volontà!

Magia simpatica e feticci

Nel corso di questo articolo abbiamo abbondantemente parlato di effigi e simulacri, ma ciò che forse esprime al meglio il concetto di usare un oggetto all’interno della magia simpatica è proprio quel che riguarda i feticci. Nella magia imitativa i feticci altro non sono che l’oggetto di identificazione sulla quale lavorare: può essere una statuina di cera, di argilla, una candela battezzata con il nome di una persona specifica, una fotografia, una bambolina (come le già citate nel voodoo) oppure un oggetto che richiami un’intenzione astratta: un esempio pratico può essere quello di utilizzare una moneta per propiziare le entrate economiche; oppure utilizzare un disegno della propria casa per tenerla al sicuro con un incantesimo di protezione.

Il feticcio, però, può essere anche una semplice candela – vestita e battezzata nel nome del nostro desiderio: è possibile, infatti, lavorare su una candela rosa o rossa affinché attraverso di essa si possa propiziare l’amore ed attrarre l’anima gemella.

Se volessimo fare un ulteriore esempio, potremmo considerare l’atto sacro di bere dalla coppa o calice – strumento di cui già abbiamo discusso nel precedente articolo – come gesto simbolico e metaforico dell’acquisizione di nuove conoscenze e consapevolezze interiori: anche questa è magia imitativa!

Perché battezzare le candele?

Una domanda molto comune, quando si parla di magia simpatica o magia imitativa, è quella che riguarda il battesimo delle candele. Perché battezzare le candele? A cosa serve e cosa significa?

Battezzare le candele – o qualsiasi altro oggetto o feticcio – è un atto rituale estremamente importante all’interno della tecnica imitativa poiché si tratta – esplicitamente – di un vero e proprio annuncio verso le forze che vengono richiamate durante il rito, che attesti davanti ad esse, il nome della persona sulla quale vogliamo operare magicamente. Esattamente come quando annunciamo il nostro intento durante le cerimonie, allo stesso modo si dovrà annunciare colui che verrà rappresentato dalla candela o dal feticcio. Battezzare le candele o i feticci indica il preciso istante in cui al suo interno viene canalizzata l’energia identificativa della persona stessa: da quel momento, per osmosi, tutto quel che subisce il feticcio, si riversa di conseguenza sulla persona cui esso è collegato. Senza la cerimonia del battesimo, il feticcio non può essere legato alla persona di riferimento – o all’intento in generale – rendendo molto più difficoltoso il processo tipico della magia imitativa.

Per battezzare le candele o un feticcio da collegare ad una specifica persona, è necessario conoscerne il nome anagrafico o il nome magico; se il feticcio viene costruito per scopi astratti, come ad esempio allontanare da sé le persone negative (senza un chiaro riferimento ad un solo individuo), è possibile battezzare il feticcio annunciando l’intento per cui si sta svolgendo il rituale.

Indipendentemente che si tratti di una candela o un feticcio connesso esplicitamente ad una singola persona o che sia riferito ad una volontà più ampia ed astratta, l’atto del battesimo – come segnatura ed annuncio – è fondamentale per la buona riuscita dei riti di magia imitativa o magia simpatica.

Magia simpatica e testimoni

Magia simpatica e testimoni vanno spesso di pari passo e, alla luce di quanto abbiamo spiegato finora, la motivazione si rende ovvia. I testimoni, nella magia imitativa sono spesso necessari poiché si tratta di oggetti direttamente ricollegabili alla persona sulla quale si desidera attuare un rituale di magia bianca: per testimoni, infatti, si intende un capello, un oggetto personale, una fotografia o qualsiasi cosa appartenga alla persona stessa. I testimoni possono essere utilizzati in due modi diversi: in accompagnamento del feticcio o come feticcio vero e proprio.

Nel primo caso, un capello della persona da proteggere – rimanendo nell’esempio più classico – potrebbe essere legato attorno ad una statuina di cera che la rappresenti; un indumento personale potrebbe venire usato per avvolgere il feticcio o posto sotto di esso; una fotografia, infine, potrebbe essere posizionata sotto una candela battezzata con il nome della persona.

Nel secondo caso, invece, l’indumento personale, il capello o la fotografia può essere usato come vero e proprio simulacro e fungere esso stesso come feticcio, senza l’ausilio di ulteriori rappresentazioni. La scelta relativa al metodo di utilizzo dei testimoni è del tutto soggettiva, entrambi i metodi suggeriti in questo articolo sono egualmente efficaci.

Ogni strega, nel tempo, sviluppa il suo personale metodo operativo, non avere paura di sbagliare o di sperimentare – con le dovute attenzioni – il metodo migliore adatto alla tua esperienza. Lascia che la conoscenza tramandata dai Maestri del passato possa ispirare in te il metodo giusto per vedere la tua magia prendere forma davanti ai tuoi occhi! Abbi fiducia nelle parole di chi, prima di te, ha vissuto i tuoi stessi timori vincendoli: fai che la magia degli Antichi scorra attraverso le tue mani rigenerata a tua immagine e somiglianza!

Strumenti utili per la magia simpatica

Se ci si vuole approcciare all’arte della magia simpatica o magia imitativa, in questo articolo suggeriamo alcuni strumenti utili per iniziare a praticare questa interessante tecnica magica!

Come abbiamo spiegato in diverse occasioni, all’interno della magia imitativa uno degli oggetti che più di tutti sarà necessario per mettere in pratica questa antica tecnica, è l’uso delle candele. Quando si desidera approcciarsi a questo tipo di magia per operare rituali di magia bianca su una persona cara – o anche su se stessi! – il consiglio migliore è quello di utilizzare una candela figurativa ossia modellata in partenza con somiglianze e fattezze umane: questo sarà particolarmente utile soprattutto a coloro che si sono appena addentrati nel fitto e meraviglioso mondo della magia e della Wicca.

Per quanto riguarda, invece, la cerimonia magica finalizzata all’evocazione o al contatto con le divinità, la magia simpatica torna particolarmente utile grazie all’utilizzo delle statue: canalizzando l’energia delle entità cui siamo legati direttamente all’interno di una loro rappresentazione, aiuterà streghe e stregoni a lavorare con i propri Dèi servendosi di un feticcio identificativo.

Infine, ma non meno importante, è bene ricordarsi dell’importanza del telo da altare. Così come è fondamentale – anche nella magia simpatica – scegliere con cura il colore delle candele da accendere durante un rituale magico, altrettanto importante è la scelta del colore del telo da altare o tovaglia da altare richiamerà il colore e l’energia dell’intento che si desidera manifestare.

Sono molti gli strumenti utili per operare un rito di magia simpatica e gran parte di essi vengono utilizzati per il loro valore simbolico e metaforico che – come ogni strega sa perfettamente – in magia si rende fondamentale! E tu hai già pensato a quale oggetto, candela o feticcio usare per il tuo prossimo rituale di magia imitativa?

Conclusioni

Siamo giunti al termine di questo incredibile viaggio all’insegna della magia simpatica – anche detta magia imitativa – scoprendo dettagli e segreti di una tecnica antica; eppure ancora tanto utilizzata dalle streghe moderne. Il fascino della tecnica imitativa della magia giunge a noi carica di poesia e meraviglia, pronta ad essere utilizzata ancora per soddisfare le tue esigenze magiche in accordo ed in armonia con l’universo. Apri la tua mente e lascia che sia il tuo occhio interiore a suggerirti il primo passo da fare per inoltrarti nel suggestivo mondo della magia simpatica!